Capo 4
[D]Quanti anni servono a un bambino perché diventi uomo
perché impari la [D7]quiete e l’abbandono
[D]E quanti passi servono a una strada di vita in processione
perché si faccia [D7]meta e direzione?
E [D]quante figlie ancora a naufragare
per l’amore d’un animale: dottrina dei can [D7]nibali del cuore.
[D]Quanti figli la tua bocca vorace retorica efficace
di guerre fatte in [D7]nome della pace.
E quante [G]nuvole nere [Gm]si contendono il [D]sole.
quante can [G]zoni un pò troppo legge [Gm]re ci addormentano il [A]cuore.
E in [G]questo si [A]lenzio che fa pau [D]ra [Bm]
che [G]parla ta [A]cendo, che ci con [D]suma [Bm]
e in [G]questa ric [A]chezza vestita [D]nuda [Bm]
[G]vengo a fi [A]darmi di [D]te.
[D]E acqua in futuribili deserti torma di rabdomanti
cerca nell’aria un [D7]segno, una visione
[D]e urla di folle metropolitane spacciatori di fame
velo che cela il [D7]vero e la finzione.
E clienti d’in [G]finita mercan [Gm]zia ataras [D]sia
mentre si [G]perde nell’anonimo via [Gm]vai il Re dei formi [A]cai.
E in [G]questo si [A]lenzio che fa pau [D]ra [Bm]
che [G]parla ta [A]cendo, che ci con [D]suma [Bm]
e in [G]questa ric [A]chezza vestita [D]nuda [Bm]
[G]vengo a fi [A]darmi di [D]te.
[A#]Com’è romantica l’e [C]poca in cui viviamo
[Dm]colgo l’orgoglio, il cordo [F]glio d’essere urbano
[A#]sento nell’aria la can [C]zone che non c’è
[D7]liberté, égalité, fraternité.
E in [G]questo si [A]lenzio che fa pau [D]ra [Bm]
che [G]parla ta [A]cendo, che ci con [D]suma [Bm]
e in [G]questa ric [A]chezza vestita [D]nuda [Bm]
[G]vengo a fi [A]darmi di [D]te.